Notizia
Mostra
Novembre 2024 - 2 febbraio 2025
Nogarole Rocca
CONNESSI | Interazioni millenarie di una necropoli'
Ex Oratorio di San Leonardo a Nogarole Rocca, Verona
'Connesso. Interazioni millenarie di una necropoli'
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Oltre 40 sepolture databili tra il III e il II millennio a.C. su un'area di 12.800 metri quadrati nelle province di Verona, Rovigo e Vicenza nel Comune di Nogarole Rocca. Una straordinaria necropoli preistorica e protostorica, che probabilmente si estendeva su un'area ancora più vasta, è la protagonista di questa mostra. Il Progetto Ancestors ha contribuito a questo evento con una notevole quantità di competenze e dati.
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Nuovo articolo pubblicato
Una meta-analisi dietetica dei dati sugli isotopi stabili dal Neolitico all'età del Ferro in Italia
Il nostro team di isotopi ha appena pubblicato un nuovo articolo su Quaternary Science Reviews. Guidato dalla dottoranda Martina Farese, questo articolo si basa sul suo precedente lavoro per sintetizzare i dati isotopici pubblicati esistenti per l'Italia preistorica, pubblicati l'anno scorso come set di dati Open Access. Questo articolo combina i dati isotopici di carbonio e azoto dai siti dal Neolitico all'età del ferro in tutta la penisola italiana per implementare una nuova meta-analisi delle tendenze nella dieta in questo periodo di 6000 anni di preistoria. Osserviamo una predominanza relativamente stabile di proteine vegetali, con variazioni isotopiche dettate principalmente da cambiamenti socioculturali, a partire dall'introduzione del "pacchetto neolitico" che si rifletteva in una simile firma isotopica in tutta la penisola. In Italia, l'introduzione del miglio nell'età del bronzo, concentrata nella pianura padana in un'area di particolare crescita della popolazione, riflette una distinzione rispetto ai più ampi modelli dietetici in Europa in questo periodo. I risultati di questo studio mostrano uno scenario isotopico diversificato (figura sotto) che rappresenta le numerose popolazioni e gli ambienti caratteristici della penisola italiana. Questo documento evidenzia anche la presenza di diverse lacune nel panorama isotopico italiano, mostrando aree su cui la ricerca futura potrebbe concentrarsi.
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